Il Domenicano bianco (Gustav Meyrink; Edizioni Bietti, Milano 2012; pp. 292, € 19)
recensito su CronacaQui, 3 gennaio 2013
«Quella notte mi accadde qualcosa di singolare. Gli altri direbbero
naturalmente che è stato un sogno, poiché per tutto ciò che gli uomini
sperimentano quando il corpo dorme essi non hanno che questa
designazione difettosa». Sono le parole di Cristoforo Colombaia,
protagonista de “Il Domenicano bianco” (1921; Bietti, 2012), prima di
descrivere la sua esperienza onirica. Il romanzo, scritto da Gustav
Meyrink (morto a Starnberg, Baviera, nel ‘32), entra di diritto nella
collana l’Archeometro diretta da Andrea Scarabelli. L’autore, cui pure
si devono “Il Golem” (1915), “La faccia verde” (1917), “La notte di
Valpurga” (1918), “L’Angelo della finestra d’Occidente” (1927) e
l’incompiuto “La casa dell’Alchimista” (uscito postumo nel 1973), è uno
dei massimi esponenti della letteratura esoterica del Novecento. In
tutte le sue opere di narrativa lunga l’appello rivolto al lettore è
sempre lo stesso, come sintetizza il de Turris nell’introduzione: «noi
viviamo immersi nella materia in uno stato di sonno spirituale, quasi
dei morti-viventi, e dobbiamo tendere al Risveglio; soltanto in questo
caso potremo considerarci vivi». Precorrendo scrittori come Calderòn e
Borges, per Meyrink la vita è un perenne sonno, ma rispetto a quelli
individua nel sogno il luogo in cui poter apprendere la vera sapienza.
La strada intrapresa da Cristoforo è tipicamente alchemica: la donna
amata, Ofelia, rappresenta l’essenza femminile unendosi alla quale potrà
realizzare la Grande Opera, la perfezione del Rebis androgino. Nel
romanzo non mancano critiche alla pseudo-spiritualità, l’attitudine
ingiustificata di certuni a farsi messia di tale o talaltra verità
superiore. Se le tematiche sembrano complesse, la narrativa meyrinkiana
sa esporle stregando pagina dopo pagina tanto il semplice curioso quanto
lo studioso di cose misteriose. Meyrink fu scoperto in Italia da Evola
ed è la sua traduzione del “Domenicano” che la Bietti propone in
libreria. Una scelta che assolutamente ci sentiamo di condividere.
Mauro Scacchi
http://mauroscacchi.wordpress.com/2013/01/03/il-sogno-de-il-domenicano-bianco/